Villa Serego a Santa Sofia

L'accesso principale é situato sulla vecchia strada che da Parona porta a Pedemonte. La villa cinquecentesca, una delle più belle e celebri del territorio veronese, é legata indiscutibilmente al nome di Andrea Palladio che la disegnò su commissione di Marcantonio Serego dopo il matrimonio di questi con Ginevra Alighieri (1549), discendente diretta del sommo poeta Dante. La costruzione della villa sembra iniziata negli anni tra il 1561 e il 1564 e terminata attorno al 1590. Del primitivo progetto venne costruita solo la parte inerente il primo cortile (nell'idea originale dovevano essere due), costituita da un corpo centrale con porticato e loggia e da altri due normali ad esso. L'edificio é a due piani caratterizzati entrambi da un unico ordine di colonne ioniche a bozze rustiche ineguali, sormontate da una trabeazione che corona tutta la fabbrica. Dietro le colonne vi sono i pilastri che sostengono il secondo piano, nel quale una loggia a balaustra fa riscontro al portico girando su tre lati, su due dei quali sono disposti i locali di abitazione. Il complesso edilizio é circondato da un ampio parco ricco di piante ornamentali. Tuttavia prima della villa esisteva in loco un palazzo trecentesco di notevoli dimensioni (il palacium magnum) di proprietà degli Scaligeri, donato poi da Antonio della Scala a Cortesia Serego. Da quel primo palazzo con struttura 'a portico e loggia' derivò in seguito gran parte delle ville quattro-cinquecentesche costruite in Valpolicella. E' ancora più antica la chiesetta annessa alla villa, con affreschi dell'inizio del '300.
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